L'approccio generale del Consiglio Ambiente riguardo al monitoraggio e la resilienza dei suoli va leggermente nella direzione degli agricoltori
L'approccio generale della legge sul monitoraggio e la resilienza è stato approvato oggi dal Consiglio Ambiente, con modifiche definitive alla struttura fondamentale della proposta presentata dalla Commissione europea nell'estate del 2023.
Infatti, viene eliminato il principio "one-out, all-out" sullo stato di salute del suolo, che era non rappresentativo della vera realtà dello stato dei suoli, dei loro usi storici e dello stato generale del suolo in un distretto pedologico. Una seconda modifica che potrebbe essere molto importante per il settore agricolo italiano ed europeo è stata l'eliminazione dei riferimenti ai certificati di salute del suolo, che avranno enormi implicazioni per il mercato fondiario se e quando saranno implementati in modo disomogeneo in tutta l'Unione e nel formato volontario proposto.
Tuttavia, il Consiglio Ambiente UE ha mantenuto il suo supporto ai requisiti obbligatori per gli Stati membri attraverso i principi di gestione sostenibile del suolo senza dare la flessibilità richiesta dal settore a livello nazionale su questo aspetto e coerenza con le pratiche della PAC. Inoltre, qualsiasi principio proposto non dovrebbe limitare e vietare alcune pratiche e non dovrebbe sottrarre attivamente terreni alla produzione, questo anche in ottica "sicurezza alimentare".
Quello raggiunto oggi è un approccio generale, si dovrà quindi "ripassare" dal Parlamento europeo, dove saranno possibili ulteriori modifiche al testo finale dei triloghi, al fine di garantire che gli agricoltori e i proprietari di foreste non siano danneggiati da questi aspetti.