Adottata il 12 settembre 2023, la proposta Business in Europe: Framework for Taxation (BEFIT) avrà un impatto sui gruppi che operano nell'UE con un fatturato annuo combinato di almeno 750 milioni di euro
Il movimento cooperativo italiano sostiene la proposta BEFIT della Commissione volta a sviluppare un'unica normativa europea per la tassazione delle società e basata sui profili fondamentali di una base imponibile comune.
Richiama tuttavia l'attenzione su alcune tematiche riguardanti le cooperative e altri soggetti dell’economia sociale, già contenute nelle precedenti proposte in materia di Common consolidated corporate tax base (CCCTB) (2011 e 2016) al fine di favorire la promozione dell’Economia sociale, di cui le cooperative costituiscono una delle forme elettive (v. Comunicazione della Commissione UE 9 dicembre 2021; Raccomandazione del Consiglio UE del 27 novembre 2023, n. 1344).
Le componenti economiche che rischiano di determinare un iniquo trattamento dei soggetti dell’economia sociale e delle cooperative riguardano in particolare:
- gli utili prodotti dall’impresa dell’economia sociale e dalle cooperative “definitivamente” destinati all’attività statutaria o a patrimonio e mai distribuibili ai soci, neppure dopo lo scioglimento dell’ente (nel diritto italiano tali riserve sono chiamate “riserve indivisibili” o “patrimonio indivisibile”);
- i ristorni delle società cooperative, previsti anche dall’art. 66, Regolamento (CE) 1435/2003 del Consiglio, del 22 luglio 2003 (“Lo statuto può prevedere il versamento di un ristorno a favore dei soci proporzionale alle operazioni da questi compiute con la SCE o al lavoro da questi ad essa prestato”).
Tali tematiche sono già state segnalate alla Commissione negli anni di discussione sull'iniziativa CCCTB da parte delle organizzazioni cooperative italiane ed europee (Cooperatives Europe e COGECA).