La Commissione europea ha presentato una serie di misure volte a fornire un sollievo a breve termine alle PMI, stimolare la competitività a lungo termine e rafforzare l’equità del contesto imprenditoriale in tutto il mercato unico
Il sistema fiscale basato sulle norme che si applicano alla sede principale delle PMI consentirà alle PMI aventi attività transfrontaliere attraverso sedi permanenti di avvalersi dell'opzione di interagire con un'unica amministrazione fiscale, ossia quella della sede centrale, anziché dover conformarsi a diversi sistemi fiscali. La proposta aumenterà la certezza e l'equità fiscali, riducendo i costi di conformità e le distorsioni del mercato che incidono sulle decisioni aziendali, minimizzando nel contempo i rischi di doppia imposizione, di imposizione eccessiva e di controversie fiscali. Il calo previsto dei costi di conformità dovrebbe in particolare stimolare gli investimenti e l'espansione transfrontaliera nell'UE. Le PMI attive in diversi Stati membri potranno sfruttare appieno la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei capitali senza essere ostacolate da inutili barriere fiscali.
La comunicazione della Commissione sugli aiuti alle PMI propone inoltre diverse misure non legislative per sostenere le PMI e garantire la realizzazione del loro pieno potenziale economico:
- migliorare l'attuale contesto normativo per le PMI fondandosi sui risultati positivi ottenuti nel primo anno intero di applicazione del principio "one in, one out" (7,3 miliardi di € di risparmi netti sui costi), migliorando l'applicazione del "test PMI" e tenendo conto in modo coerente delle esigenze delle PMI in tutta la futura legislazione dell'UE, per esempio attraverso periodi di transizione più lunghi. La Commissione nominerà un rappresentante UE per le PMI per fornire orientamenti e consulenza alla Commissione sulle questioni relative alle PMI e promuovere gli interessi delle PMI all'esterno. La Commissione promuoverà inoltre l'uso di spazi di sperimentazione normativa per favorire la sperimentazione e l'innovazione delle PMI;
- semplificare le procedure amministrative e i requisiti di comunicazione per le PMI con il varo del sistema tecnico "una tantum" (parte dello sportello digitale unico) entro la fine del 2023, affinché le PMI possano espletare le procedure amministrative in tutto il mercato unico senza dover ripresentare i documenti. La Commissione semplificherà e digitalizzerà le procedure più gravose, quali le dichiarazioni e i certificati per il distacco dei lavoratori (come il cosiddetto documento A1 sui diritti di sicurezza sociale);
- stimolare gli investimenti a disposizione delle PMI, oltre ai 200 miliardi di € cui le PMI potranno avere accesso nell'ambito dei diversi programmi di finanziamento dell'UE previsti fino al 2027; sfruttare il successo dello sportello per le PMI di InvestEU che promuove i trasferimenti dagli Stati membri verso i comparti nazionali in tale sportello e che garantisce che parte dei 7,5 miliardi di € della garanzia dell'UE proposta nell'ambito di un nuovo sportello di InvestEU dedicato alla piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP) sia accessibile anche alle PMI. Una metodologia semplice e standardizzata aiuterà le PMI a riferire sui temi della sostenibilità, agevolando in tal modo l'accesso alla finanza sostenibile;
- promuovere la crescita di una forza lavoro qualificata per le PMI continuando a sostenere le azioni di formazione previste dai partenariati su vasta scala per le competenze nell'ambito del patto europeo per le competenze e altre iniziative di sostegno volte a far corrispondere le competenze del mercato del lavoro europeo alle esigenze delle PMI;
- sostenere la crescita delle PMI riesaminando entro la fine del 2023 le attuali soglie di definizione delle PMI, sviluppando una definizione armonizzata e, nella misura del possibile, adeguando alcuni obblighi che incombono alle piccole imprese a media capitalizzazione, affinché possano realizzare tutto il loro potenziale economico.