La Commissione ENVI ha votato positivamente il testo, che migliora quello iniziale della Commissione, ma che resta critico per il settore zootecnico
La Commissione ENVI del Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulle emissioni industriali, facendo rientrare i “grandi impianti agroindustriali" nel campo di applicazione delle nuove e severe norme, con 55 voti a favore, 26 contrari e 6 astensioni. Il piano approvato estende i controlli agli allevamenti di bestiame su larga scala e a un maggior numero di allevamenti di suini e pollame. Gli allevamenti di suini e pollame con più di 200 unità di bestiame (UBA) e gli allevamenti di bovini con 300 o più UBA sarebbero coperti dalle nuove regole, con la proposta del Comitato di un limite di 250 UBA per le aziende agricole con un allevamento misto. La proposta originaria della Commissione prevedeva una soglia di 150 UBA per tutti i capi di bestiame.
I deputati hanno proposto di escludere gli allevatori di bestiame estensivo e hanno sottolineato la necessità di assicurarsi che i produttori al di fuori dell'UE soddisfino requisiti simili. Gli impianti coperti dalle norme devono normalmente ottenere un'autorizzazione ad operare dalle autorità nazionali, anche se alcune aziende devono solo registrarsi. Le nuove regole potrebbero essere modificate per includere l'industria mineraria e i grandi impianti che producono batterie.
Il relatore Radan Kanev (PPE, BG), ha affermato che una migliore protezione dell'ambiente non deve necessariamente portare a una maggiore burocrazia. "L'innovazione è la chiave per raggiungere l'inquinamento zero e per questo abbiamo bisogno di un settore industriale europeo più competitivo. La politica dell'UE deve essere realistica, economicamente fattibile, e non deve minacciare la competitività", ha aggiunto, sottolineando che la posizione di COMENVI fornisce alle imprese uno spazio di respiro attraverso periodi di transizione ragionevoli per prepararsi ai nuovi requisiti, nonché procedure accelerate per le autorizzazioni e flessibilità per le tecniche emergenti.
L'adozione del mandato del Parlamento sul dossier è prevista per la sessione plenaria del 10-13 luglio.