Gli esecutivi della Commissione hanno detto che vogliono portare avanti gli sforzi fatti sul Green Deall fino ad ora
Il 17 ottobre la Commissione ha adottato il suo programma di lavoro per il 2024 (l'ultimo nell'ambito di questo mandato) sottolineando che semplificherà le regole per i cittadini e per le imprese e che completerà gli impegni del Green Deal tramite un "dialogo strategico" sul futuro dell'agricoltura.
Infatti, la Commissione Intende finalizzare una serie di accordi commerciali e lavorare per facilitare le spedizioni di grano dall'Ucraina. Si sta inoltre preparando a valutare se la direttiva sui nitrati rimanga idonea allo scopo.
Tuttavia, ci sono omissioni degne di nota, in particolare la mancanza di un impegno a presentare una revisione ad ampio raggio della legislazione sul benessere degli animali o sull'attesissimo quadro legislativo sui sistemi alimentari sostenibili. La Commissione sottolinea anche in una dichiarazione di presentazione del nuovo piano, che oltre il 90% degli impegni assunti nelle Linee guida politiche 2019 sono stati poi presentati.
Per quanto riguarda la riduzione della burocrazia, la Commissione evidenzia proposte di semplificazione in una serie di aree politiche, senza abbassare gli standard sociali, di sicurezza, di protezione dei consumatori, ambientali o economici e snellendo i requisiti di rendicontazione che hanno un'utilità limitata, per esempio consolidando obblighi che si sovrappongono, riducendo il numero di imprese interessate e aumentando la digitalizzazione. Gli esempi sono limitati a cose come la modifica delle norme doganali e la semplificazione dei requisiti contabili.
La Von der Leyen ha dichiarato che “In un contesto di sfide geopolitiche, economiche, sociali e tecnologiche senza precedenti, garantire la competitività e la sicurezza economica dell'UE è una priorità assoluta” e che questo è l'obiettivo delle prossime iniziative politiche per il 2024.
Maroš Šefčovič, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal, le Relazioni interistituzionali e la Previsione, ha sottolineato la necessità di portare a termine le restanti proposte legislative chiave a beneficio dei cittadini, delle imprese e delle parti interessate.
Nel documento di 15 pagine della Commissione si insiste sul fatto che l'UE non vacillerà nella sua solidarietà con l'Ucraina, mentre, in relazione più diretta con l'agroalimentare, si sottolinea che l'Unione europea non ha intenzione di risparmiare gli sforzi per facilitare la consegna tempestiva e stabile dei prodotti agricoli ucraini ai mercati globali. Inoltre, la Commissione condanna la decisione della Russia di porre fine all'iniziativa sui cereali del Mar Nero e continuerà a sostenere tutti gli sforzi per mitigare i rischi per la sicurezza e la navigazione nel Mar Nero.
Per quanto riguarda il commercio, riferisce che si stanno cercando di finalizzare gli accordi con Australia, Messico e Mercosur, mentre si continuano i negoziati con l'India e l'Indonesia, nonché gli accordi sul commercio digitale con Singapore e la Repubblica di Corea.
Sui nitrati, la Commissione afferma che effettuerà una valutazione per stabilire se la direttiva sia ancora adatta allo scopo, se sia in linea con le ambizioni dell'UE in materia di ambiente e clima e se contribuisca a un'economia sostenibile e resiliente. Verrà poi esaminato se, in condizioni climatiche e ambientali in continuo cambiamento, la direttiva stia aiutando gli agricoltori ad adattarsi e ad aumentare la resilienza, se sia di supporto alle nuove pratiche agricole, promuovendo al contempo in modo sufficiente il riciclo dei nutrienti da diverse fonti, compreso il letame. Sarà un elemento chiave esaminare il potenziale di semplificazione, riduzione degli oneri e dei costi, con particolare attenzione a una maggiore coerenza con le altre normative e con gli sviluppi nelle pratiche agricole e nella tecnologia.