La modifica della Convenzione di Berna, e quindi della Direttiva Habitat, consente una corretta gestione della popolazione europea di lupi
La protezione del lupo nell'UE dal 1992 ha visto il ritorno e la ricolonizzazione di una specie che era sull'orlo della rovina. Negli ultimi 30 anni la gestione dei lupi, che comprende la cattura, il trasporto e l'abbattimento, è avvenuta solo grazie a deroghe e non è una soluzione a lungo termine né in sintonia con la realtà sul campo in molti Stati membri.
Le deroghe sono un'eccezione alla regola, ed è chiaro che è giunto il momento di apportare i giusti cambiamenti per garantire che questa popolazione sia gestita in modo da assicurare non solo la stabilità del numero di individui, ma anche l'aumento della diversità genetica, cosa che può essere fatta solo attraverso una gestione attiva della popolazione.
È importante quindi che le istituzioni dell'Unione Europea ascoltino le esigenze degli allevatori e degli abitanti delle zone rurali, nonostante le numerose pressioni da parte di chi spesso non ha a che fare con le conseguenze degli attacchi. La decisione presa, modificando la “Convenzione di Berna”, va a emendare la definizione dei lupi in UE da “strettamente protetti” a “protetti”. Questa decisione garantirà agli allevatori europei una maggiore tranquillità, poiché la predazione rimane un peso mentale costante che contribuisce alla fragilità della pastorizia in molte regioni. Adesso, gli Stati membri dovranno impegnarsi attivamente con le parti interessate locali sui piani di gestione per consentire una coesistenza armoniosa.
La ratifica di questa decisione al Consiglio Competitività (COMPET) dovrebbe essere rapida e una notifica al segretariato della Convenzione di Berna entro il 1° ottobre.