La Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale ha votato un approccio più flessibile rispetto alla proposta presentata dalla Commissione UE lo scorso anno sulla direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo.

La Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale (COMAGRI) ha prediletto un approccio al monitoraggio del suolo coerente e flessibile. In particolare, gli eurodeputati sono intervenuti sulla disposizione relativa alla valutazione della salute del suolo (articolo 9), rimuovendo il principio binario “buono/cattivo” voluto dalla Commissione europea, estremamente deleterio per il settore agricolo. Inoltre, i certificati di salute del suolo, fortemente criticati dal settore che ha sempre sostenuto che la valutazione della salute del suolo debba essere il risultato di un calcolo ponderato degli indicatori di salute del suolo che tenga conto della funzione sociale, economica e ambientale dello stesso e degli usi che se ne fanno, sono stati eliminati.

Bisogna precisare, però, che le competenze della COMAGRI su questo dossier sono condivise con la Commissione per l’Ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare (COMENVI), la quale voterà esattamente tra un mese, il 13 marzo, e si spera tenga conto delle indicazioni fornite dalla Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale.