Il mondo agricolo non ha mai messo in discussione la necessità di sostenere l'Ucraina, compiendo diversi sforzi, e, per questo motivo, accoglie con favore il sostegno alla comunità agricola dell'UE dimostrato oggi dagli eurodeputati. Gli emendamenti presentati dalla maggior parte dei gruppi politici introducono un miglioramento del periodo di riferimento (2021/2022/2023). Inoltre, l'inclusione di altri prodotti interessati, come ad esempio i cereali o il miele, nel sistema di attivazione automatica delle misure di salvaguardia, è accolta con grande favore, in quanto risponde alle più ampie preoccupazioni di diversi Stati membri che sentono sempre più gli effetti di questa liberalizzazione del commercio.
Questa decisione del Parlamento europeo invia un segnale forte, ma vige la prudenza, poiché questa posizione deve ancora essere confermata in sede di trilogo, dove si spera che il Parlamento europeo tenga duro sula sua posizione. Bisogna anche sottolineare che queste misure entreranno in vigore solo a partire dal giugno 2024, e il settore resta estremamente vigile sull'impatto effettivo della liberalizzazione commerciale in corso in tutti i settori della produzione agricola.
Infine, è importante continuare a discutere in modo proattivo su come le relazioni commerciali con l'Ucraina si evolveranno in futuro, con particolare attenzione alla vulnerabilità dei settori sensibili sopra menzionati.