Il 29 novembre la commissione ENVI del Parlamento europeo ha approvato la sua posizione sulla "Direttiva colazione" con 73 voti a favore, 2 contrari e 10 astensioni, chiedendo un'etichettatura d'origine più accurata per aiutare i consumatori a fare una scelta sana e consapevole e maggiori sforzi per combattere le frodi con il miele.
La COMENVI, il Comitato per l'Ambiente, la Salute Pubblica e la Sicurezza Alimentare, chiede che il Paese in cui il miele è stato raccolto appaia nello stesso campo visivo dell'indicazione del prodotto. Se il miele proviene da più paesi, questi devono essere elencati in ordine decrescente in base alla proporzione. Se più del 75% del contenuto proviene da paesi non appartenenti all’UE, questo deve essere indicato chiaramente sull'etichetta. I deputati della COMENVI hanno anche chiesto di istituire un sistema di tracciabilità per rintracciare l'origine del miele. Gli apicoltori dell'UE con meno di 150 alveari sarebbero esentati.
Per quanto riguarda i succhi di frutta e le marmellate, il Comitato vuole che l'etichetta "senza zuccheri aggiunti" sia consentita per i succhi di frutta, ma non per i nettari di frutta. Propone di autorizzare l'etichetta "succo di frutta a ridotto contenuto di zuccheri" sui succhi di frutta riformulati per soddisfare la crescente domanda di prodotti a basso contenuto di zucchero. Il testo indica anche che sulle etichette dei succhi di frutta a ridotto contenuto di zucchero non dovrebbero essere riportate indicazioni su proprietà positive come i benefici per la salute. Il Paese di origine della frutta utilizzata deve essere riportato sull'etichetta frontale di succhi di frutta, marmellate, gelatine e confetture. Se sono più di uno, devono essere elencati in ordine di proporzione. Come indicato più volte dalle cooperative, l’obbligo di indicare l’origine dei paesi di provenienza è estremamente limitante per il settore, poiché nei succhi spesso si hanno frutti di diversa provenienza e l’obbligo di indicarle tutte, provoca un grande dispendio di tempo lavorativo e risorse per chi produce questi prodotti.
Per quanto riguarda la marmellata, la proposta è di aumentare il contenuto minimo di frutta, di ridurre gli zuccheri aggiunti richiesto per alcuni prodotti e di utilizzare il termine "marmellata" per le confetture, oltre che per la marmellata.
Il relatore Alexander Bernhuber ha dichiarato che si è proposta un’etichettatura di origine per avere prodotti sempre più trasparenti e ha aggiunto che, oltre a criteri e controlli di qualità più severi, l'indicazione più precisa dei Paesi di origine garantirà una maggiore trasparenza e renderà più facile per i consumatori scegliere prodotti più sani e regionali. Per quanto riguarda il miele poi, l'obbligo di indicare i Paesi d'origine sull'etichetta impedirà l'adulterazione e faciliterà la scelta dei consumatori.
Il testo verrà votato durante la sessione plenaria dell'11-14 dicembre a Strasburgo, dopodiché sarà pronta ad avviare i negoziati con gli Stati membri.