Durante il Consiglio per l’agricoltura e la pesca del 27 maggio, i ministri hanno esaminato anche il mercato sulla base di un documento intitolato “Situazione del mercato in particolare a seguito dell'invasione dell'Ucraina - Informazioni della Commissione e degli Stati membri.
Quello che è emerso è che la situazione dei mercati agricoli dell'Unione continua a risentire della guerra in corso in Ucraina e della diminuzione globale del potere d'acquisto a causa del rallentamento dell'economia. Questo, insieme alle condizioni climatiche avverse della scorsa estate, ai recenti sviluppi geopolitici in Medio Oriente che hanno portato ulteriore incertezza sui mercati internazionali e alla prospettiva del persistere di costi dei fattori di produzione superiori alla media, continuano a mettere a dura prova la tenuta dell'agricoltura dell'UE.
Negli ultimi mesi, poi, si sono registrati segnali positivi di ritorno alla normalità e la situazione è migliorata a livello globale. Ci sono comunque preoccupazioni in alcuni settori, come quello ortofrutticolo, dovute principalmente agli eventi meteorologici e alla situazione geopolitica, e nel settore vitivinicolo, legate a problemi strutturali del settore e alla diminuzione del potere d'acquisto dei consumatori.
La Commissione sottolinea anche l'edizione delle “Prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell'UE nel 2024”, pubblicata il 3 maggio, fotografa una situazione che rimane caratterizzata da incertezze, in particolare a causa dell'evoluzione delle crisi geopolitiche in Ucraina e in Medio Oriente, che possono avere un impatto sul commercio, sui prezzi e sull'economia in generale, con una continua pressione sugli agricoltori.
Nel rapporto la Commissione rileva che si sono verificati alcuni sviluppi favorevoli ma limitati dei costi dei fattori di produzione, molti dei quali rimangono ancora al di sopra dei livelli pre-COVID e che alcuni prezzi alla produzione dell'UE continuano a diminuire a un ritmo più rapido dei costi dei fattori di produzione, il che potrebbe incidere ulteriormente sulla redditività di alcune aziende agricole. Ai ministri viene anche ricordato che la Commissione prevede che i prezzi elevati dei prodotti alimentari al consumo, combinati con le ridotte prospettive di crescita economica, continueranno ad avere un impatto negativo sull'andamento dei consumi nell'UE nel 2024 e questo potrebbe portare a potenziali spostamenti tra le categorie di prodotti alimentari o al loro interno. Infine, il rapporto riconosce anche che alcune esportazioni cruciali dell'UE si sono fortunatamente riprese.