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La visione UE sull`agricoltura presenta un ampio piano d'azione sul settore agroalimentare

La visione UE sull`agricoltura presenta un ampio piano d'azione sul settore agroalimentare

La bozza della Commissione sulla “Visione per l`agricoltura UE” si preannuncia generale, andando a toccare tante tematiche del settore agricolo

giovedì 13 febbraio 2025

Sulla base di una bozza trapelata, ciò che uscirà dalla Commissione UE è uno sguardo ad ampio raggio su tutte le sfide che il settore agricolo e alimentare deve affrontare, con azioni pianificate che variano dalla politica idrica ai pasti scolastici, il tutto finalizzato a un futuro di successo per l'agroalimentare europeo. 

Nella bozza “Una visione per l'agricoltura e l'alimentazione”, viene ricordata l'importanza strategica dell'alimentazione e dell'agricoltura per l'Unione, per nutrire i suoi cittadini e per consentirle di svolgere un ruolo chiave nella sicurezza alimentare globale. L'eccedenza dell'UE nel commercio alimentare dà un importante contributo alla sua economia, mentre il settore sostiene le aree rurali.

I funzionari della DG AGRI che hanno preparato la visione sottolineano che gli agricoltori sono una parte vitale della soluzione per la protezione e la resilienza della nostra natura, dei suoli, dell'acqua, della biodiversità e del clima. “Non dovremmo mai dare per scontata la nostra sovranità alimentare”, sottolineano, rilevando che il settore ha resistito agli shock della pandemia e agli alti costi dei fattori produttivi, dimostrando la sua incredibile resilienza. Tuttavia, la pressione delle tensioni geopolitiche, gli effetti ereditati dalle recenti crisi, gli impatti devastanti di eventi climatici estremi e le conseguenze delle tendenze strutturali minacciano la vitalità di questo importante settore e l'autonomia strategica dell'UE.

Un’altra problematica è l'età della popolazione agricola, con solo il 12% degli agricoltori dell'UE al di sotto dei 40 anni, mentre, anche se il reddito per persona impegnata in agricoltura è aumentato negli ultimi decenni, rimane significativamente più basso rispetto alla media del resto dell'economia. Quindi, la CE sottolinea come sia essenziale che l'UE riconosca il ruolo vitale che gli agricoltori svolgono, riaccendendo la competitività e rafforzando l'attrattiva di questa professione in modo che possa prosperare, innovare e fornire i suoi numerosi benefici alla società.  In questo senso il dialogo strategico sull’agricoltura è stato un passo fondamentale.

Il documento delinea la visione di un'UE nel 2040 in cui l'agricoltura e la produzione alimentare prosperano in tutta la loro diversità. Infatti, il futuro del settore dipende dalla capacità dell'Unione e dei suoi Stati membri di fornire le giuste condizioni per un'agricoltura attraente e prevedibile, in cui i redditi consentano agli agricoltori di vive e non di sopravvivere, attrarre le generazioni future che continueranno a produrre alimenti che soddisfino le richieste dei consumatori e che esistano condizioni favorevoli per consentire al settore agroalimentare di sfruttare il suo potenziale imprenditoriale, supportato da diverse fonti di reddito e competenze per cogliere le opportunità dell'innovazione, della tecnologia e della transizione verde.

Osservando che l'immagine pubblica della PAC è stata influenzata dalla percezione di una mancanza di equità nella distribuzione dei pagamenti in alcuni territori, la Commissione UE sottolinea che il futuro sostegno della PAC sarà maggiormente orientato verso gli agricoltori che contribuiscono attivamente alla sicurezza alimentare, alla vitalità economica delle aziende agricole e alla conservazione dell'ambiente. Come già evidenziato nella PAC precedente, c’è la necessità di consentire ai piccoli e medi agricoltori di operare senza sovraccarichi amministrativi. Perciò, la Commissione prenderà in considerazione l'opportunità di estendere l'uso di strumenti semplificati di sostegno al reddito con un sistema snello di controlli e condizioni per gli agricoltori che ne hanno maggiormente bisogno (aree soggette a vincoli naturali, i giovani e i nuovi agricoltori, ecc.).

Gli autori vedono anche la necessità di un'ulteriore razionalizzazione delle modalità di attuazione della politica della PAC, sottolineando che l'attuale complessità richiede un approccio più strategico. La futura PAC per il periodo successivo al 2027 si baserà su obiettivi politici di base e requisiti politici mirati, dando nel contempo agli Stati membri ulteriori responsabilità sul modo in cui raggiungono questi obiettivi. Gli agricoltori avranno più libertà di progettare pratiche più adatte al loro contesto, grazie a un sistema semplificato di condizionalità. La Commissione orienterà la futura PAC dalle condizioni agli incentivi, dove i giovani agricoltori saranno i motori dell'innovazione. Sempre in tema innovazione, gli esperti della Commissione sottolineano anche che la strategia per la bioeconomia che sarà presentata entro la fine del 2025, avrà l'obiettivo di posizionare l'Unione Europea come leader globale nel mercato della bioeconomia in rapida espansione. Inoltre, la digitalizzazione, la ricerca e le tecnologie agro-tecnologiche innovative hanno il potenziale per rivoluzionare l'agricoltura e ridurre i costi aziendali, contribuendo così a migliorare i redditi.