TAGS

Relazione dell'EBA sull'efficienza del quadro normativo e di vigilanza

Relazione dell'EBA sull'efficienza del quadro normativo e di vigilanza

martedì 25 novembre 2025

Il settore bancario si trova a un bivio cruciale. Nell'ultimo decennio abbiamo assistito a una notevole evoluzione del contesto normativo, che ha rafforzato la resilienza e la stabilità del nostro sistema finanziario, ma ha anche introdotto nuovi livelli di complessità e conformità. La recente iniziativa dell'ABE per migliorare l'efficienza del quadro normativo affronta queste sfide in modo diretto, cercando di semplificare e migliorare il quadro normativo e di vigilanza dell'UE.

Le 21 raccomandazioni dell'ABE – che spaziano dalla semplificazione degli obblighi normativi alla riduzione degli oneri di reporting – rappresentano un segnale molto positivo di impegno verso agilità, proporzionalità e coinvolgimento delle parti interessate. Questi sforzi non solo giungono al momento opportuno, in linea con le più ampie priorità dell'UE in materia di competitività, ma sono anche essenziali per garantire che la regolamentazione continui a sostenere un settore bancario europeo dinamico e resiliente, al fine di favorire la crescita dell'industria europea.

Diciassette anni dopo la crisi finanziaria, l'Europa ha istituito un solido quadro di vigilanza. Ha istituito il Meccanismo di vigilanza unico e un Regime di risoluzione unico, ha armonizzato i sistemi di garanzia dei depositi e ha migliorato significativamente la qualità della sua regolamentazione prudenziale, implementando il regolamento unico. Ciò ha portato anche a un aumento dei requisiti di capitale, liquidità e leva finanziaria e a una revisione approfondita dei modelli interni delle banche. Tutto ciò va a vantaggio dell'Europa e dei clienti delle banche, che hanno riacquistato la fiducia di depositare il proprio denaro nei conti di risparmio. Anche le autorità di vigilanza come l'ABE e la BCE affermano che l'attuale livello prudenziale è soddisfatto. Tuttavia, il quadro è diventato troppo complesso, come ha sottolineato anche l'EACB nel suo contributo al rapporto "Less is more" e come riconosciuto dalla Commissione europea e dalle autorità di vigilanza.
 
Per garantire che il quadro normativo e di vigilanza dell'UE rimanga funzionale nei prossimi 15 anni, è necessario procedere alla semplificazione senza una corsa al ribasso per quanto riguarda i requisiti patrimoniali. Le 21 raccomandazioni specifiche dell'ABE rappresentano un buon primo passo. Tuttavia, per quanto riguarda la semplificazione, l'EACB propone, tra le altre cose:

  • Implementare una moratoria normativa rivedendo e semplificando il quadro attuale
  • Rafforzare la disciplina regolamentare e di vigilanza, poiché le banche (ma anche l'ABE) sono state messe alle strette dal fatto che i co-legislatori non sono riusciti a concordare l'ultimo aggiornamento del Regolamento sui Requisiti Patrimoniali senza posticipare la data di entrata in vigore del regolamento. Ciò include anche la revisione delle procedure di produzione dei regolamenti delegati per renderle più efficienti.
  • Semplificare il quadro normativo in materia di buffer ed eliminare i requisiti specifici dell'UE in materia di buffer.
  • Semplificare la rendicontazione prudenziale.